ingegnere

Gli iscritti ai vari corsi della facoltà di ingeneria degli atenei e dei politecnici italiani sono moltissimi. Gli studi ingegneristici, prediletti da chi ama cimentarsi in materie tecnico-scientifiche, offrono moltissimi sbocchi professionali e molteplici indirizzi di studio.

Uno stipendio da ingegnere è da invidiare

Il risultato di una indagine realizzata da Od&M consulting, la società che fa capo alla multinazionale italiana del lavoro Gi Group, ha reso noto come i giovani laureati in ingegneria hanno, in generale, la possibilità di ottenere uno stipendio superiore (o di gran lunga superiore) a quello che potrebbe ottenere un laureato in una qualsiasi altra facoltà.

In particolare lo studio afferma che un ingegnere con laurea magistrale al primo impiego riceve in media una retribuzione di base annua lorda di 28.990 euro. Maggiore, quindi, della media di tutti i laureati, che si ferma a 26.770 euro.

Inutile dirlo, per i laureati in facoltà umanistiche la situazione è decisamente peggiore con, in media, 22.950 euro lordi annui. In particolare coloro che escono da lauree letterarie devono accontentarsi di 21.410 euro.

Le diverse lauree in ingegneria

Dire ingegneria al giorno d’oggi è dire, però, molto poco. Ci sono vari corsi con diversi sbocchi professionali e, ovviamente, diverse prospettive di retribuzione. Vediamo le principali.

Corsi molto scelti sono quelli di ingegneria civile e ingegneria gestionale, in cui si approfondiscono materie riguardanti l’ambiente strutturale e le infrastrutture. Nel corso di ingegneria biomedica, invece, le materie che si studiano riguardano prettamente il funzionamento e il mantenimento dei macchinari utilizzati in ambito sanitario.

In ingegneria energetica gli studi si concentrano maggiormente sulle materie riguardanti la termodinamica e la fluidodinamica, mentre ingegneria elettronica approfondisce le materie riguardanti principalmente la circuiteria.  Il corso di ingegneria informatica studia le componenti hardware del computer, il funzionamento del web e delle reti Internet, mentre in ingegneria meccanica le discipline da studiare riguardano il funzionamento e il mantenimento delle macchine industriali e non.

Oltre ai corsi sopra citati ce ne sono anche di più specialistici, come il corso ingegneria per l’ambiente e il territorio, quello in ingegneria fisica o quello di ingegneria aerospaziale. I corsi in ingegneria studiati nelle università italiane sono molteplici, alcuni corsi sono anche già disponibili nelle università telematiche come Unicusano.

L’ingegnere più pagato

Quale è, a questo punto, l’ingegnere più pagato? E quale quello più ricercato dalle aziende e, quindi, qual è l’ingegnere più assunto?

Ebbene, il neolaureato ingegnere elettrico risulta essere il più pagato di tutti i colleghi: con 33.233 euro di base annua lorda.

Al secondo posto si posiziona l’ingegnere spaziale con 32.526 euro, seguito, poi, da altri quattro indirizzi che stanno sopra la media: quello informatico (31.616), meccanico (31.132), elettronico (29.875) e dell’automazione (29.836).

Il posto nella graduatoria retributiva non sempre corrisponde alla richiesta di mercato. L’ingegnere più ricercato è, infatti l’ingegnere informatico (lo conferma Indeed, sito tra i leader per la ricerca di lavoro in Italia), mentre il secondo profilo più richiesto è quello dell’ingegnere elettronico seguito, nell’ordine, da ingegnere dell’automazione, ingegnere tlc, poi meccanico, elettrico, gestionale, spaziale e biomedico.