srls

L’Italia è un paese animato da un forte spirito imprenditoriale. D’altro canto, l’inventiva e la fantasia non mancano di certo al popolo italiano, che annovera alcune personalità che hanno scritto la storia dell’umanità. La spina dorsale della nostra industria, come noto, è costituito dalle piccole e medie imprese, note anche con l’acronimo di PMI.

I motivi che possono portare ad aprire un’impresa sono davvero molteplici. In primis, però, si è spinti dalla passione, da quella voglia di imporsi in un settore in cui si pensa, con grande convinzione, di poter dimostrare le proprie qualità ed ottenere un significativo riscontro economico.

Perché molti giovani desistono dal voler aprire un’attività in proprio

Chi decide di “fare impresa”, si assume indubbiamente dei rischi. E chiunque lo faccia a ragion veduta, ne è assolutamente conscio. Rischi, oltretutto, che aumentano ancora più esponenzialmente in questa fase di ristagno economico, dove ancora non è chiara la profondità della crisi innestata dalla pandemia.

Ma i momenti di crisi, spesso, si rivelano una grande opportunità, a patto di avere le idee ben chiare ed un progetto di valore. Molti, però, tendono a riporre nel cassetto il proprio spirito imprenditoriale, a causa degli elevati costi da sostenere. Ma così, oggi, non è. Partiamo dal presupposto che la SRL, ovvero la Società a Responsabilità Limitata, è sempre stata la tipologia societaria maggiormente richiesta dagli italiani.

Il grande appeal è, senza alcun dubbio, quello di poter tenere totalmente distinto ll patrimonio personale da quello aziendale: in caso di fallimento, quindi, il primo non potrà essere aggredito in alcun modo per soddisfare le esigenze dei creditori. Quando si apre una SRL bisogna conferire un capitale sociale di €.10.000,00 e sostenere alcuni oneri fissi, tra i quali quello particolarmente gravoso riguardante la parcella notarile.

Questa società, infatti, dev’essere costituita tramite un atto pubblico di un notaio, che sancisce la nascita della medesima e ne redige lo statuto. Una spesa che si aggira, mediamente, attorno ad €.2000,00 e che, sommato al capitale sociale da versare all’atto della costituzione, fa spesso desistere i più giovani dal voler intraprendere un’attività in proprio.

SRLS: di cosa si tratta e perché rappresenta la soluzione ideale per una start-up

Da qualche anno a questa parte, tuttavia, il nostro ordinamento consente di evitare di immobilizzare un capitale significativo e di pagare la parcella notarile per l’avvio dell’attività. Non tutti sanno come costituire senza notaio una SRL, ma la pratica è piuttosto semplice e celere ed offre la possibilità di rendere concreti i sogni di qualunque giovane.

La forma societaria con la quale è possibile realizzare tutto ciò è la SRLS, ovvero Società Responsabilità Limitata Semplice, introdotta nel nostro ordinamento nel 2012. E l’aggiunta della parola “semplice”, in tal senso, non è affatto casuale: la società, oltre che essere costituita senza pagare alcuna parcella notarile, può essere creata direttamente online, grazie ad alcuni portali del settore.

Essa è, a tutti gli effetti, una SRL, ma con tutti quei vantaggi che vi abbiamo poc’anzi citato. E’ utile sapere, però, quali sono i “limiti”, se tali si possono definire, di questa innovativa tipologia societaria, di gran lunga la più ricercata dai giovani e coloro che vogliono approcciare al mondo imprenditoriale tramite una “start-up”.

La prima cosa che balza all’occhio riguarda il capitale sociale, che può rappresentare un punto di forza (la SRLS può essere aperta con un €uro) ma anche un limite, in quanto non potrà mai superare la soglia di €.9999,99; diversamente, è indispensabile modificare lo statuto della società e tramutarlo, mediante un atto notarile, in una SRL.