La canapa è probabilmente la pianta più versatile di tutte: le sue applicazioni sono, infatti, tantissime e spaziano in ambiti anche molto diversi tra loro. Si va dalla cosmetica al mondo alimentare, dalla medicina all’edilizia, passando per il settore tessile e quello dell’abbigliamento.
Le piante di canapa sono estremamente utili per l’ambiente perché hanno un fabbisogno ridotto di acqua e – allo stesso tempo – non necessitano di pesticidi per crescere e svilupparsi. È una pianta che resiste bene a tanti ambienti differenti, proprio per questo ha origini lontanissime e antichissime ed è conosciuta da tutte le popolazioni del mondo, e svolge un ruolo fondamentale per la protezione dell’ambiente.

Ma vediamo da vicino quali sono le principali virtù della pianta di canapa, così tanto discussa – soprattutto in questo periodo nel nostro Paese – e allo stesso tempo così virtuosa e in grado di aiutarci nella vita di tutti i giorni.

Innanzi tutto, occorre sapere che coltivare canapa – come accennato sopra – significa non dover usare prodotti chimici per la lotta ai parassiti, perché questa pianta è naturalmente resistente agli attacchi degli animali. A differenza di altre piante usate per la produzione di filati e tessuti, come il cotone, la canapa non richiede l’utilizzo di pesticidi o altre sostanze potenzialmente nocive per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Inoltre, questo prezioso vegetale – che si adatta a tante tipologie di terreni diverse – ha radici estremamente profonde e aiuta a tenere insieme le zolle di terreno. Ciò significa che l’apparato radicale di questa pianta riesce – per sua natura – a prevenire l’erosione del suolo e a proteggere così i terreni, soprattutto in caso di allagamenti.

Ma c’è di più, perché le piante di canapa sono in grado di bonificare i terreni dalla contaminazione di metalli pesanti. Con le loro radici, infatti, le piante di canapa assorbono moltissime sostanze inquinanti presenti nei terreni, creando di fatto una bonifica a costo zero, sicura e 100% naturale.

Non a caso, proprio in questi giorni l’artista e ingegnere romano Andreco ha lanciato un nuovo progetto – dal titolo Remediation – realizzato con la partnership tecnica del grow shop dedicato all’Idroponica e alla coltivazione in terra, e Cannabe, portale dedicato ai prodotti di canapa, con il Patrocinio del Comune di Roma e l’associazione Climate Art Project – che ha previsto la piantumazione di numerosi esemplari di canapa nel Parco dell’Aniene con l’obiettivo di bonificare il terreno contaminato dai metalli pesanti.

Un progetto che è allo stesso tempo un’installazione artistica e contemporaneamente un messaggio importante dai veicolare a cittadini e politici. E un aiuto concreto e realmente efficace per migliorare la salute dell’ambiente e quella dell’uomo.

E non è finita, perché la canapa è anche una pianta preziosa per la produzione di una particolare cellulosa in grado di sostituire la plastica delle bottiglie, che oggi rappresenta uno dei problemi più devastanti per acque e terreni. La plastica derivata dalla canapa è atossica, non contiene sostanze nocive perché realizzata con materie prime 100% naturali e biodegradabili. Questo è importante non solo in fase di produzione delle bottiglie, ma anche – e soprattutto – nel momento in cui devono essere smaltite.

Infine, occorre ricordare che la maggior parte delle fibre sintetiche usate oggi per la produzione di tessuti, abiti e accessori vengono realizzate con materiali e derivati dal petrolio, che richiedono un altissimo consumo energetico per la produzione. Inoltre, tutti questi passaggi della produzione emettono sostanze tossiche e nocive per l’ambiente: la produzione di fibre tessili provenienti dalla canapa, invece, hanno un bassissimo impatto ambientale.